16
Dicembre
2019
16 Dicembre 2019
"Abbiamo assistito ad anni di cantieri bloccati, di deregolamentazione che ha ingolfato il settore, di enti locali e grandi stazioni appaltanti che invece di promuovere la qualità del lavoro hanno privilegiato il massimo ribasso. Oggi Ministro è sempre più urgente una politica industriale in favore del settore delle costruzioni, per adeguare e rilanciare la rete infrastrutturale, con particolare attenzione al Sud e alla "riconnessione" del Paese" così Sergio Ventricelli, presidente di Confimi Edilizia in occasione del tavolo organizzato dal Ministro Patuanelli ieri al MiSe. Secondo Confimi Edilizia infatti occorre operare scelte coraggiose e, perfino impopolari, come nel caso delle casse edili: un sistema che va riformato, che spesso tiene in pancia milioni di euro accantonati non si sa per cosa ma di certo non utilizzati. E, per restare in tema di investimenti - stavolta - privati, Ventricelli prende ad esempio il social housing e quindi il coinvolgimento di imprese in progetti di demolizione e ricostruzione, e poi ancora la necessità di rendere il paese più sicuro, investendo nella manutenzione. E proprio in occasione del proprio intervento al tavolo di Patuanelli, Confimi Edilizia ha ricordato le misure che stanno andando in questa direzione: bene il bonus facciate, bene la conferma - ancorché sempre di breve periodo - dei bonus per efficienza energetica e sismica nonostante per infissi e schermature solari continui ad applicarsi il 50% e non il 65%, bene l'approccio alla stesura del Regolamento del Codice degli Appalti. E ancora, nel settore immobiliare bene la conversione a regime della cedolare secca al 10% mentre sul tema della patrimoniale Confimi ritiene opportuna l'esenzione degli immobili inagibili, di quelli dei piccolissimi comuni e di quelli non allacciati ai servizi pubblici, e, bene l'impegno sulla manutenzione del territorio, se si traduce finalmente in pratica. Rimanendo sul territorio Confimi Edilizia dalla voce del suo presidente Sergio Ventricelli ha ricordato l'importanza di estendere il bonus sisma anche alle attività legate alla ristrutturazione con adeguamento sismico, soprattutto in virtù dell'impossibilità di demolire e, quindi, ricostruire gli edifici dei centri storici. Nota polemica dell'associazione sulla questione Imu legata agli edifici inagibili che oggi prevede un'imposta del 50% e su Progetto Italia: "Abbiamo appreso dai giornali gli aspetti di governance – ha sottolineato il presidente Ventricelli - ma assai poco delle regole di "ingaggio" di mercato. È opportuno sapere dove e su quale tipologia di appalti intende lavorare quello che da solo varrà gran parte del mercato delle grandi imprese in Italia". L'associazione di Via Tagliamento rappresentata al MiSe oltre che dal presidente di categoria anche dal vice presidente vicario Alessandro Sbordoni e dalla vice presidente Carla Tomasi ha poi presentato al Ministro le proposte di intervento: occorre snellire le procedure, la fattibilità di un progetto è strettamente rapportata all'aspetto temporale dal quale dipende la sostenibilità economica complessiva; effettuare una riforma organica delle norme urbanistiche, per fare della rigenerazione urbana del recupero, della riduzione degli sprechi energetici il futuro dell'intero settore; ripensare l'edilizia, il ruolo delle Pmi edili e gli interventi nell'ambito delle costruzioni, del territorio e dell'ambiente; investire nei processi di riqualificazione dell'esistente, del patrimonio immobiliare obsoleto e insicuro, delle aree degradate. E in chiusura il presidente Ventricelli ha toccato il tema della giustizia "l'attuale sistema pare minare la base di un collante fondamentale nella convivenza che è la certezza e la rapidità del diritto - e quindi, dei creditori – e che ha mostrato ripetute crepe strutturali".
14
Novembre
2024
14 Novembre 2024
"Esistiamo anche noi, le piccole e medie imprese della manifattura: in un mondo fatto di colossi facciamo girare la grande macchina dell'economia italiana e creiamo occupazione per il 76% dei lavoratori, ma da 18 mesi la nostra produzione industriale è in calo tanto che sono già 300 le aziende del nord ad aver fatto domanda di cassa integrazione". Per questo "abbiamo voluto dedicare questa assemblea a quell'85% di imprese italiane a conduzione familiare che da sempre rappresentano la qualità del prodotto made in Italy e che forse oggi non basta più". Lo ha detto Paolo Agnelli, presidente di Confimi, aprendo l'appuntamento annuale della Confederazione e dialogando con i ministri Adolfo Urso - Imprese e Made in Italy – e Giancarlo Giorgetti - Economia e Finanze. Anche la presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni è intervenuta con un videomessaggio dedicato agli industriali. "Produttività e competitività sono doveri collettivi e non solo della cultura d'impresa, lo Stato non può tirarsi indietro": Paolo Agnelli ha ribadito quali e quante siano le difficoltà delle imprese italiane, aziende piccole e medie, perlopiù a conduzione familiare, e ha avanzato alcune proposte che potrebbero permettere alle Pmi di riuscire a riaffermare il proprio ruolo competitivo nei mercati e contribuire così anche a risollevare il Paese. Partendo proprio dalle proposte più dibattute della legge di Bilancio in tema di extraprofitti e concorrenza: "Introduciamo un'addizionale, sia anche del 10%, per tutte quelle aziende – siano assicurazioni, società energetiche, banche – che superano i 50 milioni di euro di utili", ha detto Agnelli. Ma non solo: "Il risparmio ottenuto potrebbe essere impiegato per altre iniziative, come l'innalzamento delle pensioni minime, oppure per ridurre il cuneo fiscale per le imprese perché quegli oltre 300 miliardi che oggi le aziende private spendono per gli stipendi dei propri collaboratori non finiscano per il 60% nelle casse dello Stato: 180 miliardi su 300". E ancora, il tema caldo della transizione energetica, ambientale e digitale: "Vogliamo essere green ma con i piedi per terra", ha spiegato Agnelli chiedendo al Governo di "stabilire una linea definita sul nucleare". Perché mentre "tutti parlano di transizioni, l'Europa sembra più interessata a spingerci verso la totale decarbonizzazione a ogni costo, anche a quello di regalare la nostra industria alla Cina". In vista delle prossime mosse politiche in tema di inasprimento dazi, già preannunciati dal rieletto presidente Trump, Agnelli ha aggiunto: "Con la scusa di tassare l'alluminio in entrata, gli Usa hanno il mirino puntato sulla produzione made in Italy: sul nostro design, sui nostri mobili, sulle nostre infrastrutture e sulle oltre 300 voci doganali individuate; come ha intenzione di proteggerci l'Europa?". Infine, in tema denatalità e occupazione, non è una "modesta proposta" quella fatta dal presidente Agnelli al ministro Giancarlo Giorgetti per rafforzare il tessuto produttivo nazionale puntando sulle generazioni future: "Lavoriamo insieme all'introduzione di una decontribuzione fiscale per i giovani qualificati in settori chiave per le imprese manifatturiere". E per ristrutturare un tessuto sociale che sembra resistere al lavoro, chi lamentando salari troppo bassi e chi fuggendo all'estero, per trovare nuova forza lavoro Agnelli propone: "Snelliamo le procedure che rallentano l'assunzione degli extracomunitari, e per chi è già presente sul suolo italiano, regolamentiamo la loro presenza così da permettergli di far parte della vita economica del nostro paese e quindi della società".
18
Settembre
2024
18 Settembre 2024
Si terrà nella Fiera di Bergamo, dal 12 al 14 febbraio 2025, Caseitaly Expo, il nuovo evento fieristico di riferimento dedicato all’involucro edilizio, che punta a promuovere in Italia e nel mondo le imprese produttrici di chiusure, serramenti, maniglieria, schermature solari, lattoneria e coperture. Un nuovo e innovativo format nato per rappresentare le aziende, i loro valori, prodotti e servizi, promosso dall’associazione CaseItaly e PromoBerg e cresciuto all’interno del contesto federativo di FINCO. Scopo della fiera è dare ulteriori opportunità di visibilità alle imprese italiane che operano nel settore dei componenti tecnici per l’involucro edilizio, e in particolare per i quattro settori merceologici rappresentati dalle associazioni partner ACMI, ANFIT, ASSITES e PILE. Per le aziende associate a Confimi è previsto uno sconto sul prezzo nominale del 20%. Qui è possibile scaricare la brochure e la scheda di manifestazione.