28
Gennaio
2025
28 Gennaio 2025
L‘Istat comunica numeri record nel settore delle costruzioni. Una crescita che parrebbe, quindi, scongiurare le difficoltà ipotizzate con l'abolizione del superbonus. A novembre 2024, infatti, si stima che l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni aumenti del 2,6% rispetto a ottobre. Ma ancor più vistoso - evidenzia l’istituto italiano di statistica - è il dato confrontato sull’anno precedente. Su base tendenziale, l’indice corretto per gli effetti di calendario registra un incremento del 3,6% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 20 contro i 21 di novembre 2023); mentre l’indice grezzo cresce dello 0,1%. Nella media del trimestre settembre-novembre 2024, l’Istat indica che la produzione nelle costruzioni cresce dell’1,4% nel confronto con il trimestre precedente. Nella media dei primi undici mesi del 2024, l’indice corretto per gli effetti di calendario aumenta del 5,5%, mentre l’indice grezzo cresce del 6,3%.
22
Gennaio
2025
22 Gennaio 2025
Il presidente di Confimi Edilizia, Sergio Ventricelli, interviene sul dibattito relativo alle modifiche introdotte dal "Correttivo" del Codice degli Appalti, evidenziando le preoccupazioni delle imprese italiane di costruzioni e sottolineando la necessità di un approccio che garantisca equità e trasparenza. "Il nodo critico lamentato da alcuni colleghi - afferma Ventricelli - è che per la qualificazione necessaria all'esecuzione delle opere pubbliche vengano riconosciuti solo i lavori effettivamente svolti, pur mantenendo la possibilità di considerare i lavori dati in subappalto per definire il volume complessivo degli stessi. Su questo tema è urgente chiarire alcuni punti fondamentali". Il riferimento è senza dubbio alla principale associazione del settore dell'edilizia che tuttavia non rappresenta più del 10% delle imprese edili industriali e artigiane italiane. Il numero uno di Confimi Edilizia scende quindi nel dettaglio: "condividiamo pienamente l'orientamento dell'Esecutivo secondo cui ci si qualifica con i lavori effettivamente svolti. A ognuno il suo: appare incredibile dover ancora discutere su questo principio". E prosegue, "questo approccio consentirebbe di contrastare la proliferazione di 'scatole vuote', ossia imprese che operano solo subappaltando lavori con ribassi spesso insostenibili, minacciando la solidità aziendale e la sicurezza nei cantieri. Fenomeno particolarmente evidente con l'introduzione del superbonus". Ventricelli ha ribadito l'importanza di mantenere la posizione assunta dal Ministro e Vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini: "È cruciale garantire un sistema chiaro e giusto per tutte le imprese, in particolare per quelle che saranno coinvolte nei progetti legati al PNRR. Proteggere le PMI è una priorità, ma ciò non può tradursi in cambiamenti che contraddicono questa tutela". Concludendo, Ventricelli ha lanciato un appello alle istituzioni: "Serve finalmente riempire di contenuto concreto l'affermazione di sostegno alle PMI, evitando decisioni che penalizzino le imprese qualificate e virtuose a favore di logiche distorte".
18
Gennaio
2025
18 Gennaio 2025
Un nuova idea per bloccare le emissioni di gas serra. Il mondo delle costruzioni studia come immagazzinare a lungo termine l’anidride carbonica, uno dei principali gas responsabili dell’effetto serra e quindi dell’aumento delle temperature globali. L'idea, frutto di una ricerca, valorizza non solo il cemento ma anche altri materiali da costruzione, che potrebbero permettere di intrappolare in modo duraturo fino a 16 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno, circa la metà di quella emessa a causa delle attività antropiche nel corso di tutto il 2021. In generale, una delle possibili strategie per fare fronte all’emergenza climatica è quella di progettare dei sistemi che imitino in sostanza quello che le piante fanno da sempre: assorbire la CO2 dall’atmosfera, trasformarla in composti che intrappolano il carbonio in modo stabile e immagazzinare questi ultimi a lungo termine da qualche parte. Fra tutti i materiali analizzati, quelli che più si presterebbero allo scopo di immagazzinare elevate quantità di anidride carbonica a lungo termine sono risultati essere - oltre il cemento - l’asfalto e i mattoni, soprattutto per il loro ampio impiego su scala globale.